I Salici
Pensando ai salici la prima immagine che appare è quella di un bell’albero con i rami frondosi che sfiorano l’acqua: il salice piangente, in realtà...
Appartengono al genere Salix circa trecento specie, dall’arbusto strisciante all’albero imponente ed in mezzo una varietà incredibile di forme e colori.
Grazie a questa ricchezza di specie i salici hanno un’ampia distribuzione geografica; circa 60 sono spontanee in Europa di cui la metà in Italia.
Insieme ai pioppi costituiscono la famiglia delle Salicacee; sono dioici con infiorescenze unisessuali presenti su individui separati. Normalmente le piante con questo tipo di differenziazione sessuale affidano l’impollinazione al vento, un postino molto impreciso da cui consegue una grande produzione di polline e dispendio di energia per la pianta.
I salici si staccano dal gruppo utilizzando le api al posto del vento ma, non avendo infiorescenze appariscenti per attirare questi insetti, si evolvono colorando il polline di rosso, arancio o giallo carico e sviluppando i nettari.
Diventano così importanti specie mellifere soprattutto per la precocità della loro fioritura.
Da sempre compagno dell’uomo per usi pratici, data la flessibilità dei suoi rami che si prestano all’intreccio e la rapida produzione di legna, il salice è stato poco considerato come pianta decorativa. Oggi che il mercato vivaistico ci offre un’infinità di specie, varietà e ibridi, possiamo rivalutare questo genere apprezzando caratteristiche meno appariscenti come la leggerezza del portamento, il colore dei rami, la precocità di fioritura.
La coltivazione
Alcuni cenni su come prendersi cura di queste piante
I salici pur prediligendo i luoghi fertili e umidi, si adattano ad ogni tipo di terreno grazie alla loro grande capacità di sopravvivenza che ne fa una delle più importantispecie pioniere. All’inizio della stagione vegetativa sono soggetti agli attacchi di larve di coleotteri e lepidotteri che possono defogliare completamente la pianta, ma grazie alla loro vitalità di solito si assiste ad una seconda emissione di foglie. La stessa rigenerazione avviene dopo i danni subiti in seguito a gelate tardive. La ticchiolatura e la ruggine sono le più importanti cause di malattie crittogamiche più diffuse e dannose nelle zone di coltivazione vera e propria.
Specie interessanti dal punto di vista di...
Il colore acceso della corteccia è un’altra qualità dei salici che li rende molto importanti nel giardino invernale.
Salix alba “Cardinalis”, “Britzensis” e “Chermesina” hanno rami rosso brillante mentre quelli del Salix alba vitellina sono arancio, color prugna in Salix daphnoides, neri in Salix x glabra “Black Skin” e rossi ricoperti di pruina bianca che conferisce un aspetto argentato in Salix irrorata.
Il colore compare verso l’autunno sui rami di un anno e tende poi a ingrigirsi man mano che il ramo invecchia.
È quindi importante mantenere il colore della corteccia
ogni anno con una potatura drastica fatta a febbraio.
Salix magnifica: piccolo albero di 6-8 mt. di altezza con gemme color porpora da cui hanno origine grosse foglie glauche ovali simili a quelle della magnolia.
Salix eleagnos : arbusto di grandi dimensioni molto ramificato. Le foglie aghiformi sono simili a quelle del rosmarino.
Salix cinerea “Tricolour” e Salix cinerea “Variegata” : due cloni con foglie screziate di rosa e crema nel primo caso e variegate di verde e bianco nel secondo. Il fogliame grigio è tipico molti salici originari di zone fredde come Salix lanata, Salix repens argentea, Salix lapponum, Salix helvetica e Salix hookeriana.
L’infiorescenza dei salici è un amento; più decorativo quello maschile per la presenza del polline colorato.
Prima dell’antesi la pelosità delle brattee gli conferisce l’aspetto vellutato tipico di molte specie di salici.
Salix sachalinensis “Sekka”: arbusto di grandi dimensioni con portamento allargato. La parte terminale dei rami si presenta appiattita come una fascia e porta più infiorescenze alla stessa altezza. La fioritura precoce inizia in febbraio ed è molto decorativa grazie alle antere giallo-arancio.
Salix caesia: arbusto molto ramificato a portamento tappezzante (2 mt. Di altezza). Le foglie ovali sono di colore quasi blu. Le infiorescenze maschili hanno antere rosse che diventano gialle maturando . La fioritura è primaverile .Originario della Siberia è una specie molto resistente adatta a piccoli spazi.
Salix gracilistyla var. melanostachys : arbusto eretto con foglie verde brillante. Le infiorescenze compaiono prima delle foglie all’inizio della primavera ed il colore nero delle brattee le rende molto decorative. Le antere inizialmente arancio scuro diventano giallo pallido maturando.
Salix hastata “Wehrhahnii : piccolo arbusto con foglie arrotondate e gemme fogliari rosso scuro. Gli amenti sono molto decorativi prima dell’antesi (inizio marzo) perché ricoperti da una densa lanuggine.
Salix koriyanagi : arbusto eretto di circa 4-6 metri di altezza di origine coreana. Ha rami sottili che simuovono alla prima brezza; le foglie giovani sono color arancio. Si crea un bell’effetto mettendo a dimora più individui in uno spazio ristretto.
Salix purpurea “Nancy Saunders” : arbusto di piccola dimensione molto ramificato; le foglie lanceolate sono glauche sulla pagina superiore.
Salix purpurea “Richartii” : arbusto di circa 5-6 metri di altezza; i rami numerosi che partono diritti dal terreno sono color porpora.
Salix chenomeloides : arbusto vigoroso che si sviluppa molto in larghezza. I rami corrono paralleli al terreno e poi si arcuano verso l’alto. Le foglie giovani sfumate di rosso diventano glauche con la maturità. E’ molto ornamentale in grandi spazi.